TRENTINO ALTO ADIGE: UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA. NON BASTAVANO GLI SCHÜTZEN, ORA CI SI METTONO ANCHE I FREIHEITLICHEN. 22 gennaio 2016.

LA BANDIERA ITALIANA NEL BIDONE DELLA SPAZZATURA…?!

I fatti risalgono a ottobre 2010. Al centro del caso ci sono i manifesti della campagna promozionale secessionista lanciata dal partito di Eva Klotz* (Südtiroler Freiheit) nei quali la bandiera italiana, ovvero il nostro Tricolore, veniva rappresentato a terra, spazzato via da una scopa di saggina come si trattasse di un rifiuto da buttare nella pattumiera. Il tutto era accompagnato dallo slogan goliardico: “L’Alto Adige non ha bisogno dell’Italia”. I responsabili del fatto furono allora denunciati per vilipendio alla Bandiera, simbolo dell’Identità Italiana, e quindi condannati in primo grado. I giudici della Corte d’Appello di Bolzano, però, disattendendo anche una precedente valutazione in merito, da parte della Corte di Cassazione, hanno concesso agli interessati l’assoluzione piena asserendo che “il fatto non costituisce reato” giacché trattasi di diritto di critica politica e di espressione. Una delle poche voci che sono insorte contro questa “scandalosa” sentenza è quella del Procuratore Capo presso il Tribunale di Bolzano Guido Rispoli…ecco il link: http://www.ilgiornoaltoadige.it/?p=62837

Questi gli articoli dei quotidiani di oggi:

Quotidiano di Bolzano “CORRIERE DELL’ALTO ADIGE” 22 gennaio 2016 pag.5

Quotidiano di Trento    “TRENTINO” 22 gennaio 2016 pag.23

*EVA KLOTZ E’ FIGLIA DEL TERRORISTA ALTOATESINO GEORG KLOTZ CHE NEGLI ANNI ’60 FU CONDANNATO A OLTRE 50 ANNI DI CARCERE PER LE VICENDE COLLEGATE ALLE STRAGI IN ALTO ADIGE. ANCHE GEORG KLOTZ, PER NON SMENTIRSI, ERA UNO SCHÜTZE…! A ME NON FANNO PAURA QUESTI NEO PSEUDO TERRORISTI. MI FA MOLTA PIU’ PAURA IL SILENZIO DEI NOSTRI “GOVERNANTI” E LA RASSEGNAZIONE DEGLI ITALIANI. ITALIANI SENZA ONORE E SENZA DIGNITA’…? QUESTA, OGGI, E’ LA REALTA’ DEL TRENTINO ALTO ADIGE. FATE VOI…!

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TRENTINO ALTO ADIGE: sovraesposizione mediatica del Padre comboniano Alex Zanotelli…? Giudicate Voi!

07 GENNAIO 2016.

CORRIERE DEL TRENTINO 06 gennaio 2016. Tutti conosciamo il Padre comboniano Alex Zanotelli e tutti abbiamo apprezzato e continuiamo ad apprezzare, il suo impegno nel sociale a favore degli “ultimi”: rione Sanità di Napoli e popolazioni africane. In questi giorni ho notato, però, in ambito locale Trentino Alto Adige, una sua sovraesposizione mediatica che impone qualche riflessione. Padre Alex si dilunga e sempre più spesso tiene banco anche su questioni che, a mio avviso, ben poco hanno a che fare con lo svolgimento del suo magistero. Esprimendomi in questi termini, so benissimo di attirarmi le ire di molti benpensanti usi all’autodafé ma è bene dire, anche a Padre Alex guardandolo dritto negli occhi, che questo suo modo di “fare politica” è assai scorretto. In questi giorni, in Trentino Alto Adige, Padre Alex si schiera apertamente con i NO TAV paventando scenari apocalittici e invocando addirittura il vangelo…”se non vi convertirete perirete tutti”. Convertirsi a chi e a cosa Padre Alex? Alle sue teorie? Alle teorie della Chiesa? L’utilizzo dell’acqua per le operazioni d’innevamento delle piste da sci poste sulle nostre montagne per lei è uno spreco quasi infamante. Siamo al limite del terrorismo mediatico! Lei si schiera anche con chi non vuole il prolungamento dell’autostrada PI.RU.BI che prevede il completamento del tratto mancante per un percorso di circa 18 km tutti in galleria sotto le montagne veneto-trentine. Lei attacca anche il sistema deviato delle banche private italiane dimenticandosi, forse artatamente, degli scandali della banca vaticana che aveva quel dolce ed evanescente nome fra il serafico e l’ascetico: “Istituto Opere Religiose” (IOR). Ecco cosa intendo quando affermo che il suo modo di fare politica è assai scorretto. Lei caro Padre Alex dovrebbe guardare prima in casa sua e poi usare il pulpito per “convertire” la gente al suo pensiero. Lei è ancor più scorretto perché sa benissimo che un pulpito vale più di cento televisioni, perché lei sa benissimo che dal pulpito e dal confessionale si “manipola meglio il pensiero” delle moltissime persone deboli e ahimè indifese. Se fosse per la Chiesa cattolica, noi saremmo ancora alla teoria tolemaica. Le scuse a Galileo sono arrivate dopo quattro secoli! Lei pensa che dovremmo attendere altri quattro secoli perché un Papa porga le scuse della Chiesa Cattolica per aver mantenuto colpevolmente l’Italia nell’ignoranza e nell’arretratezza? Se lei, caro Padre Alex, vuole fare della politica, si liberi della sua veste talare, entri nell’arena e si assuma le sue responsabilità. La differenza fra lei e un vero uomo politico sta nel fatto che lei, delle sue azioni, non deve rispondere a nessuno, il politico deve rispondere, invece, alla sua Comunità e ai suoi Cittadini, almeno fino alla settima generazione.

Aldo Rossi

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TRENTINO ALTO ADIGE: SCHÜTZEN…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA! 7 gennaio 2016.

CORRIERE DELL’ALTO ADIGE 7 gennaio 2016

Vi invito a leggere l’articolo e a fare poi i vostri commenti e le vostre considerazioni. Apprezzatissimo e impeccabile il comportamento tenuto dal Prefetto Michele Penta, Commissario straordinario del Comune di Bolzano.

Aldo Rossi

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TRENTINO ALTO ADIGE: 3 GENNAIO 2016, NON BASTAVANO GLI SCHÜTZEN, ORA CI SI METTE ANCHE L’ARCIVESCOVO DI TRENTO ORMAI ALLA FINE DEL SUO MANDATO.

“CORRIERE DEL TRENTINO” del 2 gennaio 2016 pag.6

Basta enfatizzare la guerra” – L’arcivescovo di Trento Luigi Bressan critica il monumento alla Vittoria di Bolzano e auspica la rimozione del bassorilievo del Duce.

Monsignor Bressan ha raggiunto la fine del suo mandato e ora vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Egregio monsignore, nessuna persona del Popolo ha mai voluto la guerra e i monumenti che la richiamano sono a ricordo di caduti che non hanno chiesto di cadere. Le guerre le dichiarano i potenti non le persone umili,  questo lei lo dovrebbe sapere. Non se la prenda con i monumenti Eccellenza, se la prenda con i capi, anche con i suoi “capi”, che durante il periodo fascista andavano a braccetto con i gerarchi per benedire gli aerei che avrebbero poi bombardato altra povera gente. Perché Eccellenza auspica la rimozione del bassorilievo del Duce a cavallo posta davanti al Tribunale di Bolzano? I Patti Lateranensi, nel 1929, li ha sottoscritti Mussolini assieme ai suoi “capi”, ricorda? Sono altri i problemi dell’Italia monsignore non quelli che lei espone. Se la gente non va più a messa, la Chiesa Cattolica se ne faccia una ragione e percorra a ritroso, nella massima umiltà, i duemila anni di Storia che ci separano dalla nascita di Cristo e faccia poi un’analisi autocritica del suo comportamento nei secoli. Sotto quest’aspetto non si accettano lezioni di comportamento nemmeno dalla Chiesa Cattolica. Egregio monsignore, un dignitoso silenzio da parte sua, forse sarebbe stato preferibile. Di solito si comincia a dare buoni consigli quando si smette di dare cattivi esempi e di cattivi esempi nel corso dei secoli, la Chiesa Cattolica ne ha dati molti.

Aldo Rossi

P.s. non è mia intenzione offendere la sensibilità di chi crede. Propongo solo un invito alla riflessione ben sapendo che: l’uomo non ha bisogno di conoscere, ha solo bisogno di credere.

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TRENTINO ALTO ADIGE: SCHÜTZEN…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA! (Aggiornamento N°13 – 11 dicembre 2015).

La lettura dell’articolo riportato a pag.6 del Corriere dell’Alto Adige del 9 dicembre 2015 e la visione del filmato RAI Trentino Alto Adige TG3 ore 19.35 del giorno 8 dicembre 2015, vi consentiranno di inquadrare meglio il problema Schützen ormai, anche a Voi, ben noto. Oltre mille di questi signori, si sono dati appuntamento nel Comune di Appiano (Bolzano) per commemorare i “terroristi sudtirolesi degli anni Sessanta” Ringrazio il coraggioso articolista del suddetto Quotidiano che ha scritto l’articolo utilizzando il termine appropriato: TERRORISTI…! La signora Eva Klotz, cui si fa cenno nei servizi, è figlia del terrorista Georg Klotz. Una breve ricerca in internet vi fornirà molti altri elementi di valutazione…QUESTA E’ STORIA! A Voi le vostre considerazioni. Vi invito anche a notare, alla fine del filmato, la scarica a salve con le carabine Mauser 98k…basta cambiare cartuccia e quelle si trasformano in vere e proprie armi micidiali…! Gli Schützen del Trentino Alto Adige sono circa 30.000 (trentamila) tutti armati di queste “armi storiche”…!

aldo rossi

P.s. se il Governo di Vienna ha negato il doppio passaporto ai Sudtirolesi, ci sarà pure un motivo!

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TRENTINO ALTO ADIGE: SCHÜTZEN…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA! (Aggiornamento N°12 – 11 dicembre 2015).

OGGETTO: il Gen. C.A. Bruno Stano è stato insignito dell’alta onorificenza al merito della Croce Nera austriaca.

Ho appreso a pag.32, del Quotidiano di Trento “l’ADIGE” del giorno 6 dicembre 2015 che il Gen. di Corpo d’Armata Bruno Stano, comandante in capo delle Forze di difesa interregionale nord, con sede a Padova, è stato insignito dell’alta onorificenza di cui in oggetto. Rivolgendo al Gen. Stano il nostro più vivo e sentito apprezzamento per il riconoscimento ottenuto, ci permettiamo, però, di esternare il nostro pensiero in merito all’opportunità di accettare simile onorificenza. Nel corso del 2015 gli Schützen, del Trentino Alto Adige, gente notoriamente e convintamente filoaustriaca, si sono purtroppo esibiti in palesi atti di sfida nei nostri confronti, dichiarandosi apertamente e convintamente anti italiani. Il presidente degli Schützen, trentini il Sig. Paolo Dalprà, si è permesso in più occasioni nel corso di quest’anno, di affermare che il Trentino e l’Alto Adige NON sono Italia. L’acme del disprezzo verso l’Italia da parte degli Schützen, ha preso, però, in forma ancor più concreta, la scorsa estate l’8 e 9 agosto quando, con gli Italiani ancora in preda a ipnosi ludico vacanziera, si sono permessi con la complicità dei loro reggicoda locali, di piantare ben 74 croci in acciaio in altrettanti punti strategici sulle nostre montagne lungo quello che fu il vecchio confine austroungarico della Grande Guerra, per ricordare solo i loro morti. Questo atto di estremo disprezzo rivolto in particolare ai 650.000 Caduti Italiani è stato oggetto di una nostra specifica petizione rivolta al Presidente della Repubblica e al Presidente del Senato. Il tutto è stato, quindi, posto all’attenzione della Prima Commissione permanente del Senato ed è stata anche presentata da l’On. Ignazio La Russa, un’interrogazione a risposta scritta rivolta allo stesso Presidente del Consiglio. Se il Generale Stano fosse stato posto a conoscenza di tutti questi odiosissimi retroscena, forse, avrebbe chiesto di rinviare il ritiro dell’onorificenza a lui attribuita. Il Commissario del Governo di Trento era comunque a conoscenza di tutti gli accadimenti riguardanti gli Schützen avvenuti in Trentino Alto Adige nel corso di quest’anno.

Aldo Rossi

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TRENTINO ALTO ADIGE: SCHÜTZEN E SÜDTIROLER FREIHEIT…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA! (Aggiornamento N°11 – 10 dicembre 2015).

GLI ATLETI SUDTIROLESI DELLA NAZIONALE ITALIANA NON DOVREBBERO PORTARE IL TRICOLORE SULLE LORO TUTE E MAGLIETTE. COSE DA PAZZI…!

Il desiderio d’integrazione degli Altoatesini con la Comunità italiana è così grande che essi chiedono di fare rimuovere il Tricolore dalle magliette dei loro atleti che militano nella Nazionale italiana. E se invece buttassimo NOI fuori dalla nostra Nazionale, a calci in culo, tutti quelli che non si sentono italiani? V’invito a leggere l’articolo in merito riportato dal Corriere dell’Alto Adige del giorno 2 dicembre 2015. Leggendo attentamente vi accorgerete che nel Consiglio Provinciale di Bolzano, circa un terzo dei Consiglieri, ha votato a favore della mozione presentata dai separatisti indipendentisti di Eva Klotz (figlia del terrorista – anni ’50/’60 – Georg Klotz). Sul fatto che gli Schützen del Trentino Alto Adige fossero in buona compagnia… noi non avevamo alcun dubbio!

aldo rossi

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QUOTIDIANO DI TRENTO “l’ADIGE” 2 dicembre 2015: SULL’AUTOSTRADA DEL BRENNERO SI VENDONO BOTTIGLIE DI VINO CON I “CEFFI” DI STALIN E DI HITLER. SIAMO ALLA FOLLIA…!

02 DICEMBRE 2015

QUESTE BOTTIGLIE SONO IN VENDITA ALLA STAZIONE “ADIGE EST” POSTA FRA TRENTO E BOLZANO IN CORSIA NORD DELL’ A22 AUTOSTRADA DEL BRENNERO. QUESTO DIMOSTRA COME LE AUTORITA’ DELLE DUE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SONO INCAPACI DI MANTENERE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO O, COSA ASSAI PEGGIORE, SONO ADDIRITTURA COMPLICI DI QUESTE NEFANDEZZE.

VI INVITO A DIVULGARE CAPILLARMENTE ANCHE AI SISTEMI MEDIATICI DELLE VOSTRE REGIONI. I DUE CEFFI PRESENTATI SU QUELLE BOTTIGLIE HANNO CAUSATO 100 MILIONI DI MORTI. QUESTA E’ APOLOGIA DEL NAZISMO E DEL PIU’ BECERO COMUNISMO.
PER QUANTO MI RIGUARDA NON FINISCE QUI: ADESSO VORREI VEDERE QUALCHE TESTA ROTOLARE NELLA POLVERE….VERGOGNA!

Questa notizia è riportata a pag.25 del Quotidiano “l’ADIGE” di Trento 02.12.2015 da cui è stata tratta anche la foto.

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TRENTINO ALTO ADIGE: SCHÜTZEN…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA! (Aggiornamento N°10 – 29 novembre 2015).

29 NOVEMBRE 2015

GLI SCHÜTZEN DEL TRENTINO ALTO ADIGE HANNO CHIESTO DI ENTRARE A FARE PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE LOCALE.

Leggo oggi, sui quotidiani locali di Trento “l’ADIGE” e il “TRENTINO, che gli Schützen, personaggi a noi ormai tristemente noti, insistono nel richiedere di entrare a far parte della Protezione Civile delle nostre due Provincie Autonome di Trento e di Bolzano. La Provincia Autonoma di Trento ha già, saggiamente detto, per ora, un chiaro NO, mentre, a quanto ci risulta a tutt’oggi, la Provincia Autonoma di Bolzano non si è ancora espressa in merito. Affidare la Protezione Civile agli Schützen, sarebbe come dire al gatto: “…mi sorvegli, per favore, quella salsiccia sul tavolo?” Ovvio che il gatto se la mangia…! Se diamo una mano a questi signori loro poi si prendono tutto il braccio! Ma chi credete di prendere in giro? Io non so chi sia la mente operativa degli Schützen ma mi domando se questi signori si rendono conto di cosa stanno chiedendo? Sono decenni che essi dicono di NON sentirsi Italiani e ora noi dovremmo accettarli nella nostra Protezione Civile? Certo questo potrebbe essere un abile, anche se subdolo, escamotage per rendere meno individuabili le laute sovvenzioni pubbliche che questi signori ricevono annualmente. VERGOGNA! Ultimo ma non meno importante, ricordo a voi che mi leggete, che gli Schützen hanno l’onore di essere presenti anche sulle prime pagine delle cronache politiche romane. Questi signori fanno finta di non sapere o di non ricordare, ma il Servizio dell’Assemblea del Senato della Repubblica Italiana, ha posto all’attenzione della Prima Commissione Permanente (revisione Titolo V della Costituzione) anche lo sfregio che la scorsa estate questi egregi signori, con il supporto dei loro locali, viscidi reggi coda, hanno fatto nei confronti dei 650.000 Caduti Italiani sul fronte della Grande Guerra. Questi stessi signori fanno finta di non sapere che l’On. Ignazio La Russa (Fratelli D’Italia) ha, poi, recentemente presentato anche una specifica interrogazione in merito, che prevede la risposta scritta del Presidente del Consiglio. Nel caso di un eventuale intervento da parte dell’Autorità nazionale, che modifichi in senso peggiorativo, le norme dello Statuto di Autonomia della nostra Regione, sapremo a chi rivolgerci! Cari Schützen, grazie per l’interessata disponibilità verso la protezione civile italiana, ma…per “…per montare i campi, i gabinetti…” andate pure oltre il Brennero, se poi volete fermarvi a Innsbruck, sono fatti vostri. La Protezione Civile italiana in mano anche agli Schützen? NO GRAZIE…! A noi ITALIANI basta il grande cuore, sincero, onesto e generoso dei nostri ALPINI e dei nostri NU.VO.LA. RICORDATE CHE VOI SIETE OSPITI IN TERRA ITALIANA E DOVETE QUINDI RISPETTARE ANCHE IL NOSTRO TRICOLORE…! VAE VICTIS…! La Grande Guerra è costata agli Italiani 650.000 morti… innanzi ai quali anche voi dovete inchinarvi!

Aldo Rossi

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A “BOCCE FERME” 2 – I PILOTI MILITARI RUSSI CONOSCONO LA LINGUA INGLESE? SI PUO’ RISCHIARE LA TERZA GUERRA MONDIALE PER UN’INCOMPRENSIONE NELLE COMUNICAZIONI RADIO?

27 NOVEMBRE 2015

Mi sono arruolato in Aeronautica Militare nel 1967. Sono stato pilota da caccia ai tempi della guerra fredda e ho svolto attività operativa, sul prestigioso velivolo F104S, per circa dieci anni. Mi sono congedato dall’Aeronautica Militare e sono quindi  transitato alle linee aeree civili diventando, poi, comandante in Alitalia. La mia attività mi ha così consentito di girare il mondo in lungo e in largo e nelle mie varie peregrinazioni ho avuto modo di atterrare anche sull’aeroporto siriano di Latakìa da dove è partito, nei giorni scorsi, l’aereo militare russo Sukhoi 24 poi abbattuto dagli F16 turchi. In merito all’abbattimento di questo aereo e al successivo innesco di una pesantissima crisi internazionale consentitemi di avanzare un’ardita ipotesi. I piloti militari russi impegnati in Siria, conoscono bene la lingua inglese? I piloti dei due caccia turchi hanno effettuato le loro comunicazioni di rito verso l’aereo russo, in perfetto inglese come peraltro previsto dalle regole di ingaggio della NATO. Ho avuto modo di ascoltare detta comunicazione radio così come è stata rilanciata dai Media: era perfetta. Il dubbio che interviene, però, conoscendo bene le dinamiche relative alle procedure d’intercettazione di aerei da parte di velivoli caccia militari è che l’aereo russo (costruito negli anni ’60), potesse essere in avaria radio e quindi NON in grado di ricevere le comunicazioni dei due piloti turchi. Oppure, ipotesi a mio avviso assai più probabile, i due piloti russi non hanno compreso la comunicazione loro rivolta in lingua inglese. Una verifica sulla conoscenza della lingua inglese potrebbe essere fatta sul pilota superstite. Mi permetto di azzardare questa ipotesi perché, in qualche occasione, ho avuto modo di conoscere piloti militari russi, bravissimi dal punto operativo ma, non di rado, in grado di comunicare solo in lingua russa. Ultima ma non meno importante riflessione, riguarda il comportamento dei due piloti turchi che avrebbero obbligatoriamente dovuto limitarsi alle comunicazioni radio e alle manovre previste in caso di sconfinamento da parte di altri aerei. La Turchia, infatti, è un Paese appartenente al blocco NATO  le cui regole d’ingaggio sono chiarissime e in questi casi, non contemplano MAI l’abbattimento del velivolo intercettato. Di questo pericolosissimo passo falso, la Turchia dovrà risponderne prima alla Russia ma soprattutto alle Nazioni appartenenti alla NATO e quindi al mondo intero. Il discorso non è certo semplice ma…POSSIAMO RISCHIARE DI SCATENARE LA TERZA GUERRA MONDIALE SOLO PER UN’INCOMPRENSIONE NELLE COMUNICAZIONI RADIO FRA VELIVOLI MILITARI? Credetemi la mia lunga e diversificata esperienza aeronautica mi autorizza a dire che questa ipotesi non è poi tanto improbabile.

ALDO ROSSI

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