ALEA IACTA EST! Per non piangere!
PIER LUIGI BERSANI: ora può pure prendersi tutto il tempo che vuole per smacchiare il giaguaro. Non vorrei essere nei suoi panni. A mio avviso se si dimettesse immediatamente potrebbe ancora limitare i danni per l’Italia. Pur avendo tutta la Magistratura rossa dalla sua parte non è mai riuscito a scalzare il suo avversario politico più agguerrito. Era sicuro di stravincere e ora, invece, come Di Pietro, si ritrova con una mano davanti e l’altra di dietro. Il mio pensiero nei confronti del PD l’ho già espresso e lo potete trovare qualche nota più sotto. Non ho null’altro da aggiungere. I veterocomunisti sono sempre in agguato e, personalmente, auspicherei il ritorno a un’efficace e convincente forma di sano maccartismo. Nel mondo i comunisti non esistono più da un pezzo, nemmeno in Corea del nord. I progressisti dell’oscurantismo li troviamo solo in Italia e in Francia! Auguri Bersani e stia attento: il liquido smacchiatore è tossico!
MARIO MONTI: per un anno ci ha massacrato con i rigori imposti dai “Padroni del mondo” e ora, come ciliegina sulla torta, egli consegna l’Italia a un pericolosissimo momento di estrema incertezza e instabilità politica. Viva la sua onestà intellettuale; la sua rettitudine morale, sia d’esempio agli italiani, almeno a quel 10% che è stato catturato dal suo sinistro e lugubre fascino massone. Ecco chi è il vero colpevole del disastro politico ed economico dell’Italia, MONTI e, se oggi, 26 febbraio 2013, lo spread BTP/BUND, è salito di molto ringraziamo pure il professore, il grande filosofo economista. Egli era entrato in politica poco più di un anno fa a seguito di un golpe rosso con la benedizione del PD e del “comunista a stelle e strisce” Giorgio Napolitano. L’economista-professore Monti avrebbe dovuto svolgere il suo lavoro di tecnico e aveva anche promesso che a fine mandato non si sarebbe candidato in nessuna coalizione politica assicurandosi così l’appoggio incondizionato del PDL e del PD che, turandosi il naso, hanno sorretto, per più di un anno, il suo traballante altare. I risultati del suo anno di governo sono sotto gli occhi di tutti: la Morte con la sua micidiale falce ha mietuto migliaia e migliaia di “vittime”. Mi perdoni professore ma, nel suo piglio distaccato e falsamente aristocratico, io la vedo molto, molto somigliante alla Dama in nero… vade retro! Il 10% di voti che lei ha scippato alla politica italiana, se indirizzato altrove, ora avrebbe sicuramente garantito alla coalizione vincente la possibilità di governare senza dover paventare il ricorso, a breve, a nuove elezioni. Lei non ha mantenuto l’impegno preso e ha tradito l’Italia e gli italiani compreso quel 10% che, in buona fede, le ha dato il voto. In cuor suo, ne sono certo, lei sperava in un grande successo elettorale ma gli Italiani che sono sì indolenti ma sicuramente non stupidi, l’hanno punita. Lei s’è fatto vedere spesso vicino al Papa e, il primo giorno del suo insediamento a palazzo Chigi, s’è premurato di andare a ossequiarlo all’aeroporto di Fiumicino… ricorda? Il suo ruolo temporaneo di tecnico, egregio professore, non le imponeva di riscrivere i Patti Lateranensi! So benissimo che lei ha studiato in un “convento” ma le sue convinzioni religiose, ancorché degne di grande rispetto, stridono con lo spirito aconfessionale e con il laicismo che, necessariamente, devono ispirare la legislazione italiana. Le dice niente il fatto che il Costituente Europeo si sia categoricamente rifiutato di inserire, nella carta costituzionale, alcun riferimento alle radici cristiane dell’Europa? Lei si è servito del Papa per un disegno ben preciso. Lei aveva in mente, già dal momento del suo insediamento a palazzo Chigi, di sfruttare la sua visibilità mediatica per conquistare la fiducia elettorale dei credenti. Non le sembra una viscida meschinità professore? Lei passa, di punto in bianco, dal ruolo di salvatore della Patria a quello di killer delle misere speranze degli Italiani. Con la sua intrusione elettorale, lei ha condotto l’Italia in un campo minato e chissà quante persone salteranno in aria per causa sua e ricadranno, quindi, sulla sua coscienza ammesso che lei, in qualità di devoto succhia ostie, ne abbia una. Che dire di più, caro professore, il suo operato verrà consegnato alla Storia d’Italia, forse le faranno anche un monumento in una delle logge della Bocconi, ma lei resterà comunque un fulgido esempio di meschinità politica. Ritorni pure ad annaspare fra le brumose nebbie che circondano le algide strutture atemporali di Bruxelles o a “vigilare” nel Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market ma si ricordi di portare a spasso il cane… potrebbe, altrimenti, pisciarle nelle scarpe! Il capolavoro di Monti!
GIANFRANCO FINI (IL FASCISTA ROSSO): è riuscito a disperdere e a cancellare, nel giro di pochi anni, l’intero patrimonio culturale della Destra Storica Italiana. È passato, attraverso un’affascinate e rocambolesca metamorfosi, dalla sua posizione di picchiatore del FUAN (Fronte Universitario d’Azione Nazionale) a contrito, pentito e ravveduto pellegrino in kippah davanti al Muro del Pianto di Gerusalemme. Ora avrà più tempo per piangere e, se potesse ritornare Giorgio Almirante (MSI – Movimento Sociale Italiano), gli farebbe fare anche il giro del mondo all’equatore, a suon di calci in culo. Infido come un serpente e ambizioso come una svagata, finta verginella…. è forse il peggior “politico” che, a livello mondiale, sia mai stato espresso sin dai tempi del Big Bang! Gli elettori lo hanno severamente punito e, il delfino di Giorgio Almirante, si è finalmente spiaggiato… ora può anche continuare ad abbronzarsi! Il Tempo è sempre galantuomo e, prima o poi, ti presenta il conto: il tradimento è un’onta che non si cancella MAI! Le persone di una certa età, hanno il dovere di spiegare la Storia ai propri figli e ai propri nipoti affinché essi non abbiano più a subire il fascino sinistro di simili personaggi.
PIER FERDINANDO CASINI: nomen omen… anche lui, cucciolo della Balena Bianca, è finito spiaggiato! Sembra l’abbiano visto, assieme a Fini, parlare da solo, su una panchina lungo i viali del Verano. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso!
ANTONIO DI PIETRO: anche il prototipo di “Homo zoticus” è stato cancellato dalla Storia. Ricordate il Pubblico Ministero, nemico giurato del congiuntivo, che all’epoca di mani pulite, aveva fatto venire la schiuma ai lati della bocca di Arnaldo Forlani? Da quel clamoroso evento mediatico lui ha appreso molto…e, nel giro di pochi anni, lo scaltro inquisitore, ha imparato eccome a sporcarsi le mani. Sembra che non lo vogliano più vedere nemmeno gli onesti cafoni di Montenero di Bisaccia.
ANTONIO INGROIA: che poca fantasia hanno le Mamme dei magistrati… sembra, infatti, che il nome Antonio, fra i magistrati-politicizzati, vada per la maggiore ma che porti però, fortunatamente per noi, anche molta sfiga! Con questo signore, il discorso diventa molto, molto più complesso. Fino a due mesi fa, dalla Procura di Palermo, egli ha attaccato e placcato vistosamente, il Presidente della Repubblica, il comunista Giorgio Napolitano. Sin qui mi sarebbe andato anche bene! Ingroia, però, approfittando della visibilità del momento, data dal proscenio mediatico, al suo evidente, giullaresco protagonismo, ha pensato bene di fondare un partito di estrema sinistra. Qualcuno ha tentato di mandarlo a raddrizzare banane in Guatemala ma lui, più tosto che mai, ha deciso di vendicarsi e ha fondato RIVOLUZIONE CIVILE. Notate, questo partito, si sarebbe posizionato all’estrema sinistra, ancora più a sinistra del fascino sinistro di Nichi Vendola! Qualcuno ha ancora dei dubbi sulla colorazione politica di certa Magistratura? Qualcuno s’offende ancora se si parla di Toghe Rosse? Se Ingroia, nella sua veste di magistrato, fosse in futuro chiamato a giudicare, in un tribunale penale, una persona di pensiero politico diametralmente opposto al suo, quale potrebbe essere la sua serenità di giudizio nei suoi confronti? Lui, prima di fondare il suo partito, non si è dimesso dalla Magistratura ma ha chiesto un periodo di aspettativa che gli ha garantito il mantenimento del suo posto di lavoro ed entrerà, quindi, ancora a pieno titolo, nei tribunali italiani, nella sua qualità di inquisitore politicizzato. Astuto il bell’Antonio! Perché invece di mandarlo in Guatemala ora, invece, non lo mandiamo nel deserto libico a raccogliere i datteri… hanno un calibro più piccolo e rispetto alle banane fanno meno male! Ai Magistrati, al personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e ai Preti, dovrebbe essere interdetta l’iscrizione a qualsivoglia partito politico (non il diritto di voto s’intende!). Una volta era così! Io stesso sono stato obbligato dallo Stato (allora lo Stato era degno di tale nome!) a sottoscrivere, più di 40 anni fa, questo tipo d’impegno, prima di poter mettere le mie auguste chiappe su un aereo da caccia con il quale avrei avuto, poi, il dovere di difendere l’intera Nazione e non solamente il rosso o il nero! La vogliamo smettere con i magistrati politicizzati? Tu magistrato, vuoi fare il politico? Nessuno te lo impedisce: dai le dimissioni dalla Magistratura e fai quello che ti pare, compreso l’andare affanculo qualora tu non venga eletto! La Giustizia è un giardino sacro dove chi entra deve togliersi le scarpe e inginocchiarsi. Vediamo se, nel prossimo Parlamento, ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di affrontare questo delicatissimo argomento. Perchè i magistrati onesti e corretti che costituiscono la stragrande maggioranza della Magistratura, non sono in grado di ripulire, dal loro interno, questa fetida feccia?
Aldo Rossi