22° GRUPPO CACCIA.

AERONAUTICA MILITARE ITALIANA – IL 22° GRUPPO CACCIA – UN PLUTO È PER SEMPRE…!
Questa è la Storia di uno dei più prestigiosi Gruppi di Volo dell’Aeronautica Militare Italiana. Se qualcuno è in grado di sovrapporre una Storia altrettanto sofferta, significativa ed emblematica lo faccia altrimenti taccia per sempre e s’inginocchi in silenzio, in deferente rispetto.
Viviamo in tempi di “Cancel Culture” e di annientamento dell’individuo e della sua personalità. Le persone con carattere hanno tutte un brutto carattere perché non sono né controllabili né assoggettabili. Le persone “microchippate”, invece, le controlli anche a distanza…sono automi senz’anima. Chi deve intendere intenda.
Aldo Rossi
Giugno 2024

22° GRUPPO CACCIA – I DISTINTIVI ADOTTATI DALL’INIZIO DELLA II GUERRA MONDIALE AD OGGI
STEMMA DEL 22° GRUPPO CACCIA
OPERA IN FERRO BATTUTO DELL’ARTISTA CLAUDIO POZZEBON
F104S SORVOLA L’ETNA DURANTE UNA MISSIONE OPERATIVA – TRAPANI BIRGI ANNI ’70
UNA FORMAZIONE DI F104S DEL 22° GRUPPO SORVOLA VENEZIA – ANNI ’70
GIANFRANCO BONO E ALDO ROSSI IN OCCASIONE DELLE 1000 ORE DI VOLO SU F104S

Vi prego di credere che non si tratta di un momento auto-celebrativo ma, in primis, per ricordare un grande Amico e per mostrare, poi, sullo sfondo il bellissimo distintivo del Gruppo impresso sulla fusoliera dei nostri aeroplani.

ITINERARIO STORICO DEL 22° GRUPPO CACCIA.

ITINERARIO STORICO DEL 22° GRUPPO CACCIA

Il 26 giugno 1936 si costituì, sull’aeroporto di Ghedi (Brescia), il 52° Stormo C.T.  basato su due gruppi di volo, il 22° Gruppo e il 24° Gruppo dotati di velivoli Fiat CR32. Il 1 luglio 1938 il 52° Stormo fu trasferito a Roma Ciampino Sud. 

STEMMA DEL 52° STORMO C.T.
FIAT CR32

Dopo la fine della guerra civile spagnola (1936-1939) tutti i piloti provenienti dalle Unità Aeree italiane “CUCARACHA” e “ASSO DI BASTONI” (CR32) furono utilizzati per costituire il 54° Stormo Caccia sulla base di Treviso S. Angelo.
Il 1° ottobre 1939 fu costituito, a Ciampino Sud, il 51° Stormo Caccia formato dal 20° Gruppo (Squadriglie 351-352-353) e il nuovo 21° Gruppo (Squadriglie 354-355-356).
Il 1° gennaio 1941 il 22° Gruppo, facente sempre parte del 52° Stormo C.T, fu dislocato a Ciampino Sud per contribuire alla difesa di Roma.
Il 7 marzo 1941 il 22° Gruppo divenne “22° GRUPPO AUTONOMO C.T.” e separandolo dal 52° Stormo, fu trasferito da Roma Ciampino a TIRANA per operare sul fronte greco-iugoslavo (Aeronautica Albania) con velivoli MC200. I piloti del  neo costituito Gruppo Autonomo, erano in parte provenienti dalle già citate Unità CUCARACHA  e ASSO DI BASTONI.
In previsione del pianificato invio sul fronte russo (agosto 1941), i piloti già appartenenti alle Unità Cucaracha e Asso di Bastoni, decisero di adottare un nuovo distintivo di Gruppo da apporre sulle fusoliere dei loro aerei ma nessuno era disposto a rinunciare ai  vecchi simboli rispettivamente…la Cucaracha e l’asso di bastoni!

LA CUCARACHA
ASSO DI BASTONI
ASSO DI BASTONI

Si trattava, quindi, di mettere insieme qualcosa che ricordasse sia lo stemma Cucaracha sia lo stemma Asso di Bastoni. Inoltre serviva un qualcosa che si potesse ambientare nel nuovo fronte di guerra (russo), senza finire nella solita retorica di aquile, leoni, draghi ecc. Questo delicato compito fu affidato al S.Ten pilota GIUSEPPE BIRON che, con grande sensibilità e intelligente perizia, produsse la bozza della Spauracchio.

PRIMA BOZZA DELLO SPAURACCHIO
IL S. TEN. PILOTA GIUSEPPE BIRON

Fu così che sullo sfondo del nuovo distintivo fu lasciato il triangolo bianco che richiamava lo stemma della Cucaracha, immerso in un bel rosso-sovietico e c’era anche il bastone dell’Asso di Bastoni che faceva da supporto allo Spauracchio malamente vestito con un vecchio frac. C’erano anche le stelle rosse nella nuvola di fumo della pipa per indicare una certa strafottenza…io i rossi me li fumo e me ne impippo!
Con l’accordo di tutti, nacque così, il nuovo distintivo del 22° Gruppo Caccia.
Il 9 agosto 1941 gli aerei del 22° Gruppo  Caccia decollarono alla volta della Russia dove arrivarono il 26 agosto 1941.
TIRANA – BELGRADO – BANEASA (Bucarest) – ROMAN (Romania) – TUDORA (Romania)- BALTA (Ucraina) – KRIWOI ROG (Ucraina-bacino del Don). 
Da lì, il 22° Gruppo Caccia operò con: 
4      Squadriglie 359-362-369-371
51     MC200
2       SM 81
3       CAPRONI CA 133
Entro il 14 giugno 1942 tutto il personale del 22° Gruppo fece rientro in Patria e fu sostituito da un’altrettanto gloriosa Unità operativa, Il 21° GRUPPO CACCIA…e questa è un’altra gran bella pagina di Storia.
Aldo Rossi

“NON E’ LA MISURA DELLA FAMA CHE DETERMINA IL VALORE DELLA GLORIA, MA LA PUREZZA DELL’IDEALE PERSEGUITO, ANCHE SE NON RAGGIUNTO”.
Giuseppe Biron

Riferimento bibliografico 
“IL 22° GRUPPO CACCIA”  65 ANNI DI STORIA (1918-1983) 
EDIZIONE STATO MAGGIORE AERONAUTICA – UFFICIO STORICO
AUTORI – SEBASTIANO (TANO) LICHERI e MARIO PIOVAN
ROMA 1987

I PILOTI DEL 22° GRUPPO DEI PRIMI ANNI ’70
F86K ANNI ’68-’69 – I NOSTRI ANGELI CUSTODI SENZA DI LORO NON SI FA NIENTE…!

COME È NATO LO STEMMA DEL 51° STORMO.

L’origine del distintivo del 51° Stormo Caccia è strettamente legata a una fase particolare dello sviluppo dell’Aeronautica ovvero al periodo nel quale più animata si svolgeva la polemica fra i sostenitori dell’autosufficienza del bombardiere in volo orizzontale a difendersi contro la caccia e i sostenitori della capacità della caccia di contrastare e impedire l’azione del bombardiere. 
Questo dibattito si svolse nei quattro anni che precedettero il secondo conflitto mondiale e la tesi che riuscì a prevalere fu quella dei bombardieri.
La gara internazionale Istres-Damasco-Parigi, vinta dall’Italia e la “Crociera dei Sorci Verdi“, se furono due dimostrazioni delle possibilità di velocità su lungo raggio di azione da parte del velivolo bombardiere SM79

IL TRIMOTORE SM 79 CON I SORCI VERDI DISEGNATI SULLA FUSOLIERA

I SORCI VERDI DISEGNATI SUGLI AEROPLANI

nulla dimostrarono, però, ai fini della chiarificazione delle due tesi in contrasto, per le quali occorrevano opportune esercitazione pratiche. 
Ma perché la dimostrazione fosse probatoria, la caccia avrebbe dovuto disporre di velivoli con caratteristiche adeguate a quelle dell’SM79. Prematura, quindi, fu la prima di quelle esercitazioni che simulava un attacco su Roma, durante il quale la difesa della Capitale era affidata a reparti da caccia dotati di CR32,

VELIVOLO BIPLANO CR32

decisamente meno veloci degli SM79. L’attacco naturalmente ebbe successo e terminata l’esercitazione, molti piloti bombardieri pretesero di avere dimostrato la bontà della loro tesi.
Successivamente venne effettuata un’altra esercitazione con manovra di attacco su Roma.
Questa volta però la difesa della Capitale era affidata oltre che a reparti dotati di CR32, anche alla 351ma  Squadriglia del 51° Stormo dotata di velivoli monoplani G50.

VELIVOLO G50 DEL 20° GRUPPO DEL 51° STORMO

I piloti del 51° Stormo sfruttarono così bene le possibilità del loro velivolo e misero tale impegno nell’attacco che scompaginarono la compatta formazione degli S79, impedendo così l’azione su Roma.
Ad esercitazione avvenuta, uno dei piloti dei G50, interpretando il sentimento dei suoi colleghi, gongolanti per il successo appena ottenuto,  venne fuori con questa frase: FINALMENTE QUEI SIGNORI DEI “SORCI VERDI” HANNO TROVATO IL LORO “GATTO”.
Un pilota del Gruppo, disegnatore-umorista, il Tenente Vincenzo Sant’Andrea detto “Bill”, colse al volo l’idea e con un carboncino disegnò sulla deriva di un G50 un gatto che, con i suoi artigli, fa strage di tre sorcetti.
Il disegno piacque ma occorreva l’approvazione affinché si potesse adottarlo quale distintivo. Dopo parecchio tempo e parecchie discussioni, nelle quali le due tendenze dottrinarie non recedevano dalle rispettive posizioni, finalmente l’approvazione venne data con la variante, però, che i sorcetti dovevano essere grigi e non verdi.
Il compromesso, oltre che da ragioni psicologico-ambientali, fu suggerito anche dall’opportunità di non sminuire le ripercussioni benefiche prodotte l’anno precedente dalla riuscita “Crociera dei Sorci Verdi” condotta appunto dagli SM79.
Scoppiata la guerra, il 20° Gruppo del 51° Stormo venne trasferito in Belgio con il CAI (Corpo Aereo Italiano) e in quell’occasione, i piloti del Gruppo, nell’imminenza dei loro voli sulla Manica, cambiarono nuovamente in verde il colore dei sorcetti e tale rimase definitivamente.
(Tratto dall’archivio storico del “Circolo del 51”).

Attualmente il 51° Stormo è dislocato sulla base aerea di Istrana (Treviso) e opera in ambito della difesa aerea, con i modernissimi velivoli EUROFIGHTER.

EUROFIGHTER DEL 51° STORMO
Share Button